Frenulo linguale e labiale corto, difficoltà in allattamento
- Pietro Banti
- 1 lug
- Tempo di lettura: 1 min
Durante la gravidanza, la lingua si sviluppa gradualmente e si separa dal pavimento della bocca. Secondo alcuni studi a volte questo processo può rimanere incompleto e parte del tessuto può rimanere ancorato al pavimento della bocca, creando il cosiddetto “frenulo corto”.

I bambini che presentano un frenulo corto possono avere difficoltà a essere allattati. Potrebbero non riuscire ad attaccarsi bene al seno, causando danni al capezzolo e di conseguenza dolore alla madre. Potrebbero anche non riuscire a drenare bene il seno, comportando problemi di approvvigionamento, oppure in casi rari a non attaccarsi affatto. La lingua, infatti, svolge un ruolo importante nell’allattamento. Essa non assume un ruolo attivo nella suzione, ma risponde dinamicamente al volume del tessuto mammario intra-orale: la forma, l’elevazione e la diffusione della lingua sono conformi alla quantità di tessuto mammario inserito nel cavo orale.
La lingua, nelle sue condizioni ottimali, consente un attacco al seno profondo: quest’azione riflessa, e ripetuta, è in grado di inserire sempre più tessuto mammario nella bocca, fino a mantenere la mascella nella sua massima estensione. La punta del capezzolo viene protetta vicino alla giunzione del palato duro e morbido, dando il via al trasferimento del latte.

All'interno delle problematiche di allattamento dobbiamo considerare anche l'anomalia del frenulo labiale. Anch'esso si rende responsabile di un cattivo attaccamento al seno con scarso avvolgimento del capezzolo e conseguente ingestione eccessiva di aria e scarsa suzione. Non sempre queste anomalie vengono intercettate dal/la pediatra ospedaliera e segnalate, consultare un/a osteopata può essere di grande aiuto per intervenire in tempo con le terapie più consone valutate dal personale pediatrico chirurgico adeguato.
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